domenica 17 novembre 2019
STEP #11 - LA TASSONOMIA DELLA COSA
Anche se la forma della cosa rimane pressochè fedele a quella del cappello da marinaio, è interessante capire come varia la sua produzione artigianale, non solo nell'entroterra siciliano ma anche altrove:
-Le genovesi di Erice: è proprio a Erice che sono nati questi dolcetti, apprezzati oltre che per la loro bontà soprattutto dalla semplicità che li caratterizza, composte principalmente da un impasto di pasta frolla, ricoperte da una spolverata di zucchero a velo, con ripieno in crema pasticcera.
-Le genovesi di Palermo: ciò che caratterizza queste genovesi è di certo il proprio ripieno, contenente crema pasticcera con in aggiunta scaglie di cioccolato fondente, ricoperte da zucchero a velo. Inoltre è presente una variante alla cosa pur conservando la classica forma della genovese, prodotta per chi non piacesse il sapore della pasta frolla e fosse più indirizzato verso la crema di ricotta, costituita da un impasto di pasta brioche con in aggiunta scaglie di cioccolato, nota con il nome di "iris al forno".
-Le genovesi di Sciacca: l'elemento distintivo di queste risulta essere, anche in questo caso, legato al ripieno, caratterizzato da una delicata crema al limone.
-Le genovesi di Taormina: si distinguono dalle precedenti non solo per il ripieno, ma anche per l'elemento decorativo: infatti sono farcite da ricotta, ricoperte da una spolverata di cannella.
-Le genovesi di Monopoli (Puglia) : in questa città l'impasto è stato leggermente rivisitato, con l'aggiunta nella pasta frolla dell'essenza di limone, e oltre alla crema pasticcera o alla ricotta, molto spesso sono farcite dalla conserva di cedro, in modo da poter conservare per più tempo, rispetto alla scadenza delle creme già citate, il buon sapore che caratterizza questa cosa.
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